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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

ANTONELLA BECCARIA: LE TRUFFE DI CUOIO

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Il romanzo L’ultima scommessa (Meridiano Zero) è un diario che l’avvocato Gianni Paris, autore del volume, raccoglie nel carcere di Cremona parlando con uno degli indagati finiti nell’operazione Last Bet sul calcioscommesse. Il nome usato per chi ricostruisce le truffe nel mondo del pallone è quello di Giorgio, diverso da quello reale, e la sua esperienza deriva dall’essere stato un addetto ai lavori in serie B. Questa la presentazione della sua narrazione Dai campetti della periferia abruzzese fino ai goal a “doppia cifra” che alzavano le urla dei tifosi dalle gradinate quando era calciatore, dall’esperienza come stimato direttore sportivo fino alla necessità di truccare le partite per il “bene” del club. Le combine spesso fruttavano – mai al direttore sportivo – esattamente i soldi degli stipendi [...]. La parabola del disperato protagonista si conclude con la penalizzazione della squadra, il suo arresto, la collaborazione con la giustizia e le minacce di morte dei tifosi [...].

CARLO MARTINELLI: PALLE DI CARTA

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Pagine Mondiali 5 / L’inchiesta di Russo e il romanzo di Paris. I Mondiali. Lo si voglia o no, avvenimento. Anche in libreria, reale o virtuale che sia. Palle di carta non può esimersi: Mondiali vuol dire anche libri – e tanti – di e sul calcio. Belli e brutti, banali e acuti, sorprendenti e ripetitivi. Fino e durante i Mondiali Palle di carta cercherà quantomeno di segnalare il segnalabile. Non recensioni, piuttosto stati d’animo. Non puntuali vivisezioni, piuttosto indicazioni. Il dito puntato verso la pagina, prima che l’occhio cerchi solo e soltanto lo schermo che ci restituirà il gol, l’espulsione, la sostituzione. Due libri alla volta, due libri al giorno. Oggi tocca ad un saggio inchiesta come non se ne fanno più e ad un romanzo su un argomento assai scottante. Qualcuno dirà: ma hanno a che fare con i Mondiali questi libri? Certo che sì. Chi vuole bene al calcio non può ignorare quel chePippo Russo documenta in un volume serrato che certo fa male a chi – e siamo tanti – si o

RAFFAELLO FERRANTE ENTRA NEL MONDO DI GIORGIO MISTERI

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Giorgio Misteri ha quarantatré anni. Aggrappato alle sbarre, non riesce a far altro che piangere. Non sa nemmeno lui l’ultima volta che lo ha fatto. Ma da tre ore la sua vita si è irrimediabilmente sgonfiata. Proprio come quel Dio pallone a cui ha fino ad ora votato la sua stessa esistenza. È infatti rinchiuso nel carcere di Cremona e la sua carriera di direttore sportivo è conclusa per sempre. Il mondo che l’ha prima lanciato come calciatore poi come dirigente, questa volta lo ha tradito. O forse è stato lui a tradirlo? Ovviamente la società per cui lavorava ha subito scaricato tutte le colpe su di lui, ma Giorgio sa che l’albanese, il suo primo referente per gli aggiustamenti delle partite, era proprio un uomo del presidente. “[...] Tratta le partite con lui e tienimi al corrente”: questo il diktat di chi ora lo rinnega, godendosi quella libertà che a lui è stata improrogabilmente negata, rinchiuso com’è in quella misera cella di pochi metri quadri, maleodorante di chiuso e urina…